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Carta nei Pack Cosmetici: Informazioni Obbligatorie e Regolamenti UE

C’è una domanda che viene rivolta con una certa regolarità alla nostra assistenza clienti - è una domanda intelligente e legittima che ci dà lo stimolo per un approfondimento che può essere di interesse comune - la domanda è: “Perché utilizzate tutta questa carta nei vostri pack? Non si potrebbe farne a meno o usarne una minore quantità?”.

La risposta breve è no - ma una domanda così intelligente e mossa da buone intenzioni (la condivisa aspirazione ad un mondo più pulito o per lo meno a minori sprechi) merita una risposta più esaustiva e dettagliata.


E’ necessaria una piccola premessa: in molti campi della vita ci sono interessi e aspirazioni degne e nobili che però in alcuni casi si trovano in contrasto tra di loro, in questo contesto il legislatore deve prendere una decisione non facile per trovare una via di mezzo il più equa possibile tra sicurezza nei confronti del cliente e quantità di materiale utilizzato nella comunicazione della stessa.


Nel caso specifico quindi abbiamo due interessi contrapposti: quello di essere informati (come consumatori) su quello che si sta acquistando e quello di consumare meno materiale possibile.


Eliminare del tutto i pack sicuramente avrebbe un impatto ecologico positivo - ed anche un impatto positivo sui costi (costa produrre i pack, costa tenere i pack in magazzino, costa spedire i pack, ecc.) ma allo stesso tempo lascerebbe i clienti in una situazione di totale disinformazione (ad esempio: se acquisto un prodotto e ho un problema, a quale azienda mi devo rivolgere? Come provo che quel prodotto che mi ha dato il problema è stato acquistato da quella determinata azienda se il suo nome non è neanche sul pack? ecc.).

 

Quale dei due interessi debba prevalere - se l’ecologia o “la sicurezza” - sarebbe un dibattito interessante… ma inutile, infatti una decisione è già stata presa!


Esiste infatti una normativa a cui tutti ci dobbiamo adeguare (a questo link l’intera normativa con successive aggiunte sostituzioni, abrogazioni, ecc.) che stabilisce per noi quali siano i dati che un pack deve riportare.

L'intero testo di legge è molto lungo e complesso perché tratta vari aspetti del cosmetico, parlando di pack è importante sapere che esistono "il recipiente" e "l'imballaggio" e l'insieme dei due deve riportare una serie di informazioni (riportiamo di seguito un elenco esemplificativo - l'intero testo di legge è disponibile al seguente link).


_Informazioni sull’azienda (ragione sociale, sede…)

_Elenco ingredienti (Inci)
_Pao (Period after opening: dopo quanto tempo un prodotto scade da quando viene aperto - con relativo simbolo)

_Quantità di prodotto contenuta

_Simboli per smaltimento/reciclo

 

Tutto questo per quanto riguarda la questione giuridica, esiste poi una parte tecnica.


Infatti queste informazioni devono essere riportate per legge, l’azienda ha poi la possibilità di scegliere come riportarle (entro certi limiti).

 

A questo punto subentra il lavoro dei grafici: infatti sapendo che tutte queste informazioni devono essere riportate è interesse dell’azienda farlo in un modo che non solo sia conforme alla legge ma che sia anche funzionale e magari gradevole per il consumatore finale.


La questione a questo punto diventa tecnica:


_Quante lettere si riescono ad inserire su un determinato recipiente (area stampabile del pack)?
_Se non c’è abbastanza spazio sul recipiente inseriamo un foglietto illustrativo? Oppure una scatolina che oltre a riportale le informazioni obbligatorie protegga anche il contenitore ed il prodotto?

 

Ogni azienda trova una “sua” formula per adempiere agli obblighi di legge ma la questione non è facile come potrebbe apparire - infatti i produttori dei recipienti hanno delle misure più o meno standard, che quindi riescono a contenere fino ad un certo numero di lettere, insomma anche il lavoro del grafico non è tutto rose e fiori😊

 

Per rispondere ancora con più completezza alla domanda c’è un ultimo punto che possiamo riassumere così.


Se per legge bisogna inserire almeno un certo numero di lettere tra recipiente e imballaggio in modo da riportare tutte le informazioni obbligatorie le aziende devono per forza utilizzare dei recipienti che abbiano più spazio di quello minimo richiesto per le informazioni “essenziali” (il calcolo è sempre da intendersi “recipiente + imballaggio + eventuale foglietto illustrativo”), da qua nasce la prassi di inserire nei pack anche informazioni non strettamente obbligatorie ma comunque utili o per lo meno ritenute interessanti per il cliente finale.

 

Tirando le somme: esiste una normativa che disciplina l'operato delle aziende e tutela il diritto del consumatore ad una chiara e trasparente informazione.

Nel rispetto di questa normativa abbiamo lavorato con i nostri grafici cercando di ottenere un insieme di recipiente + imballaggio che non fossero solo a norma di legge ma sperabilmente anche belli e funzionali.

 

Vogliamo chiudere questo articolo ringraziando tutte le persone che ci hanno posto questa domanda che è stato lo stimolo per un approfondimento generale.

Lavorando “dentro” un settore a volte si ha la sensazione che certe cose le sappiano tutti, per questo motivo è sempre utile il confronto con le altre persone che ci permette di arricchirci di altri punti di vista.

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