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Il legame pelle/cervello

Oggi vogliamo condividere un'interessante novità in ambito di cura della pelle!

Pare infatti che alcuni studi siano riusciti a dimostrare un collegamento tra cervello, stato emotivo del nostro sistema nervoso e benessere della pelle.

L’ultimo articolo che abbiamo trovato a questo riguardo è disponibile al seguente link.

Nell’articolo viene citato uno studio di Aveeno che mette in evidenza come un gran numero delle persone che presentano malattie della pelle lamentino anche alcuni disordini emotivi.

Questo meccanismo viene descritto come una sorta di circolo vizioso per cui una persona è (per esempio) in un momento di depressione, la sua pelle reagisce a questa depressione manifestando dei sintomi.

A questo punto la persona già un pò depressa vedendo la sua pelle più “brutta” si abbatte ulteriormente peggiorando ancora la situazione della sua pelle in un circolo vizioso.

La domanda ovvia è: come arrestare questo circolo vizioso?

Ma c’è una domanda più profonda e forse ancora più importante: se la depressione può causare problemi alla pelle - curare la pelle può anche curare la depressione?

Da quanto sappiamo non sono ancora emersi studi definitivi che dimostrino una corrispondenza perfetta tra i due fenomeni ma spesso riceviamo testimonianze di persone che manifestavano problemi alla pelle e che iniziando ad applicare la Doppia Detersione Delicata sono riusciti a risolverli o limitarli molto e da questo è derivato un migliore stato psicofisico.

Se queste ricerche continueranno e riusciranno a dimostrare che il rapporto cervello-nervi-pelle lavora anche all’inverso (pelle-nervi-cervello) forse la skincare acquisirà un’importanza molto molto maggiore di quello che fino ad oggi abbiamo creduto!

Tornando all’articolo, viene citato anche un report (disponibile al seguente link ) nel quale viene affermato che la percentuale delle persone che affermano di avere una pelle sensibile è aumentata del 55% negli ultimi venti anni.

A nostro parere su questo aspetto non impatta solo lo stato d’animo delle persone che può essere il più disparato, o l’inquinamento ambientale, ma riteniamo che una delle maggiori cause sia da ricercasi nella continua e costante esposizione a prodotti detergenti aggressivi.

Vent’anni sono un periodo di tempo piuttosto lungo e, come la goccia scava la pietra, un detergente aggressivo nel lungo periodo è in grado di rendere delicata una pelle che inizialmente era sana e bella.

L’idea che lo stato emotivo del sistema nervoso possa avere un’influenza diretta sulla pelle richiama alla memoria una lezione del professor Alessandro Barbero.

La lezione è quella sulla battaglia di Stalingrado durante la seconda guerra mondiale in cui il professore racconta come questa drammatica battaglia per via delle condizioni geografiche e per via degli ordini dei capi dei due schieramenti sia diventata l’epicentro di uno scontro in cui si è venuta a creare una pressione fisica ed emotiva insostenibile per tutte le parti coinvolte.

Non è possibile sostituire l’abilità narrativa del professore quindi se ti interessano gli argomenti storici riportiamo di seguito il link diretto alla lezione.

Il punto rilevante è che entrambi i generali dei due schieramenti, per via dello stress estremo, hanno iniziato a riportare sintomi fisici e uno dei due ha peggiorato la sua dermatite in modo eclatante e drammatico.

Ovviamente si spera che una situazione del genere non capiti mai più nella storia umana - ma se fosse vero che il benessere della mente influenza direttamente quello della pelle?

E se questa influenza viaggiasse in due direzioni - se quindi il benessere della pelle potesse influenzare direttamente il benessere della mente?

Le domande sono tante, di sicuro c’è che viviamo tempi davvero interessanti - ma abbiamo anche un’altra certezza: che la ricerca non si fermerà quindi… chissà cosa ci aspetta! 😊

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