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Il "panino di crema" - la nuova moda skincare

Navigando in internet ci siamo imbattuti nell’ennesima nuova moda in ambito skincare, questa tecnica sembrerebbe essere popolare soprattutto su Tiktok.

La tecnica viene chiamata “moisture sandwich” - al seguente link è disponibile un articolo che parla di questa tecnica.

Andiamo subito dritti al punto: la tecnica “moisture sandwich” non è corretta, però nel suo essere scorretta (in quando va contro ad uno dei principi della skincare), ci permette di fare un approfondimento che può essere utile.

Premessa: i prodotti skincare sono studiati per essere utilizzati ed applicati in un determinato ordine.

L’ordine con cui devono essere applicati i prodotti non è un mero vezzo ma ha delle motivazioni molto pratiche.

Banalmente, invertire l’ordine dei prodotti nel migliore dei casi porta a far si che questi non possano agire sulla pelle (con conseguente spreco di denaro).

Prima di entrare nel vivo della breve analisi di questo “moisture sandwich” è necessaria un’altra piccola premessa.

Come in tutti i campi della vita, le persone esperte possono in qualche modo piegare le regole senza particolari problematiche.

Questo però non vuol dire che non seguire le regole sia una buona idea!

Un po di anni fa c’era una certa polemica su alcuni campioni di motociclismo che per esultare delle loro vittorie impennavano le moto alla fine della corsa.

La conseguenza era che i ragazzini per emulazione impennavano le loro moto in strada rischiando di farsi molto male.

Purtroppo in alcuni casi e in alcuni ambiti una persona esperta di una determinata materia o disciplina riesce a fare cose che per le altre persone non sono consigliabili senza (apparentemente) subirne i danni.

Questo però, teniamo a ripeterlo, non vuol dire che il rompere le regole da parte di alcune persone sia una buona idea (del resto purtroppo anche i piloti esperti cadono e si fanno male).

Tornando all’ambito skincare ti raccontiamo brevemente cos’è questa “moisuture sandwich”.

L’idea è quella di applicare una crema sul viso, sopra la crema aggiungere tutti gli altri prodotti che si vogliono utilizzare (tonico, esfoliante e così via) ed infine applicare una seconda mano di crema.

In questo modo si va appunto a creare un “panino” dove le due "mani" di crema sono idealmente le due fette di pane del panino e i prodotti attivi sono il ripieno - da qui il nome “moisture sandwich” - letteralmente panino di crema.

La tecnica potrebbe anche nascere da un concetto non del tutto errato.

Infatti l’idea è che mettendo uno strato di crema come base si vada a creare una protezione per la pelle rispetto ai prodotti che verranno applicati in seguito.

In questo modo i prodotti successivi non entrano in contatto diretto con la pelle ma vengono in qualche modo “attutiti” dalla prima "mano" di crema.

Questo è un dei principi su cui si basa la doppia detersione: anziché utilizzare un prodotto solo, direttamente sul viso, la doppia detersione divide l’operazione in due fasi.


Con il primo step si cosparge il viso di olio che inizia a lavorare sulla pelle (detergendo per affinità) e allo stesso tempo crea una barriera in preparazione del secondo step.


Il secondo step è un sapone vero e proprio che però non entra a contatto con la pelle direttamente ma viene prima in contatto con il primo step (oleoso) e solo successivamente con la pelle del viso.

Non a caso il processo si chiama doppia detersione.

L’idea che sta alla base della doppia detersione può andare bene anche per gli altri prodotti?

In linea di massima no.

Questo perché la crema, che ha la funzione di sigillare la skincare, è l’ultimo prodotto da applicare ed è generalmente il più spesso come formulazione.

In pratica la corretta applicazione “base” dei prodotti è: 

_Doppia detersione: si pulisce la pelle che in questo modo è pronta a ricevere gli attivi benefici dei prodotti successivi (vogliamo sperare che la doppia detersione che hai scelto sia quella delicata😊).

_Altri prodotti: dipende dalle esigenze della pelle e da quanto si vuole “allungare” la routine - in questo stadio l’idea è di dare tutta una serie di attivi benefici alla pelle.

_Crema: è lo step finale, sigilla la skincare perché spalmata sopra gli altri prodotti fa si che questi rimangano sul viso e limita l’evaporazione naturale di acqua dalla pelle stessa (in più a seconda della crema che si è scelto può apportare altri benefici, spf, nutrimento…).

E’ evidente quindi che applicare qualsiasi prodotto dopo la crema fa si che il prodotto in questione non sia assorbito a dovere.

Questa è la regola generale.

Se c’è una regola generale vuol dire che esistono delle eccezioni a questa regola?


Sì, come accennavamo una persona molto esperta potrebbe conoscere molto a fondo la sua pelle, e conoscere delle creme particolarmente leggere che vadano a sigillare la skincare solo in parte, e quindi far si che eventuali prodotti applicati sopra queste creme leggere, in effetti svolgano una funzione almeno parziale.

La vera domanda però è:


Ma perchè mai dovrei acquistare dei prodotti che so essere aggressivi ma decidere di utilizzarli dopo una crema così da renderli meno aggressivi?


Anche ammesso che questa procedura funzioni perché ho scelto la crema giusta e conosco bene la mia pelle ecc ecc ecc.. ma perché mai dovrei farlo?

Non sarebbe più intelligente comprare dei prodotti adatti ed in grado di essere utilizzati nell’ordine corretto?

Le mode sono sempre un concetto astratto, non si sa chi le lanci, non si sa a che esigenze rispondano e non si sa dove vadano a finire.

Forse certe tecniche rispondono solo all’esigenza di intrattenere le persone come se la skincare fosse un gioco.


Ed in parte è anche giusto; prendersi cura della pelle dev’essere un momento possibilmente di svago e di piacere.

E’ curioso però che ultimamente tante novità entrino nel mondo della skincare e purtroppo quasi sempre queste novità siano errate.

Tutti gli ambiti della vita umana sono soggetti a dibattiti e dal dibattito nascono nuove conoscenze quindi il fatto che ci sia tanto “rumore” attorno alla skincare è qualche modo sinonimo di un terreno fertile ed in grado di generare nuove idee (speriamo positive).

Nel frattempo questa moisture sandwich ci ha dato la possibilità di approfondire l’ordine di applicazione dei prodotti, quindi forse almeno un risultato positivo l’ha raggiunto😊.

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