Oggi desideriamo condividere con te un’informazione interessante!
Nel corso delle nostre ricerche ci siamo imbattuti in un articolo che cita uno studio di Lookfantastic, secondo il quale la città Europea dove la pelle delle persone invecchia più lentamente è Copenaghen (uno degli articoli che cita questo studio è disponibile al seguente link).
Già questa affermazione è interessante, sapere che esistono studi comparati sul livello di invecchiamento della pelle in diverse realtà geografiche potrebbe essere una strada utile per migliorare ulteriormente le nostre conoscenze in tema di cura della pelle.
L’articolo cita una serie di ipotesi per cui l’invecchiamento della pelle a Copenaghen è più lento (stando allo studio).
Alcuni di questi fattori sono replicabili, altri no, e a dirla tutta a nostro parere possono entrare in gioco un’altra serie di cause che, almeno a quanto risulta dall’articolo, non sono state prese in considerazione.
I fattori di “rallentamento dell’invecchiamento” presi in considerazione dall’articolo sono sostanzialmente:
_Minore inquinamento
_Qualità della vita elevata
_Minore esposizione al sole
_Skincare
_Cultura alla cura di sé
_Alimentazione
_Moto
_Sauna
Sui primi tre fattori purtroppo a livello personale possiamo avere poca o nessuna influenza (a meno di non volerci trasferire in Danimarca😂).
I paesi Scandinavi hanno notoriamente bassi livelli di inquinamento, almeno in parte dovuti alla bassa densità abitativa.
La Danimarca rispetto all’Italia ha circa il 40% in meno di densità abitativa (in Danimarca la densità abitativa è di 128 abitanti per kilometro quadrato mentre in Italia è di 196 abitanti per pari superficie), la densità abitativa può variare molto da zona a zona di un paese ma basti pensare che una regione Italiana come il Lazio conta da sola quasi lo stesso numero di abitanti dell’intera Danimarca (Lazio 5,7 milioni - Danimarca 5,9 milioni).
Il secondo punto è quello che secondo noi potrebbe avere ripercussioni più profonde di quanto crediamo, infatti nell’articolo viene menzionato che generalmente la qualità della vita in Danimarca è più alta ma non viene detto quanto più alta sia.
Il Pil pro capite Danese è quasi il doppio di quello Italiano (Italia 39.003,32 dollari/anno - dato 2023, Danimarca 68.453,88 dollari/anno - dato 2024 ) questo dato potrebbe portare con se tutta una serie di effetti non secondari (minore stress economico, possibilità di vacanze più lunghe, massaggi e così via).
Per fare un confronto più preciso bisognerebbe rapportare i Pil pro capite dei due paesi in relazione al potere di acquisto, in questa sede ci basta sottolineare che la qualità di vita Danese è tanto più elevata della nostra.
Per quanto riguarda la skincare stando all’articolo le preferenze delle donne Danesi non sono molto diverse da quello che la nostra fondatrice Giulia raccomanda sui suoi canali social, certo in Danimarca non hanno ancora provato la Doppia Detersione Delicata ma pian piano arriveremo anche lì😊
Gli ultimi quattro punti sono quelli più interessanti perché sono quelli in cui ognuno può fare la differenza.
Sembrerebbe infatti che in Danimarca ci sia una grande cultura del prendersi cura di sé, da questo punto di vista crediamo che anche in Italia negli ultimi anni ci sia stato un grande avanzamento ma forse possiamo fare ancora qualcosa in più.
L’articolo cita come Copenaghen sia la città “più ciclabile” al mondo e come muoversi in bicicletta comporti un lavoro cardiovascolare utile a rallentare l’invecchiamento.
Va da sè che, se Copenaghen è la città con la miglior viabilità ciclistica al mondo, tutte le altre città non sono all’altezza da questo punto di vista.
Però possiamo trovare dei modi per fare esercizio fisico anche se le nostre strade non sono perfette come quelle scandinave - nuoto, corsa, saltare la corda, le scelte sono infinite!
Per quanto riguarda la sauna questa fa notoriamente parte delle tradizioni del nord, eppure la tradizione termale in Italia è antichissima - sembrerebbe che le terme di Ischia siano le più antiche del mondo (sono state ritrovate al loro interno delle tavole votive che hanno circa 2000 anni).
Forse abbiamo perso un pochino questa tradizione? O forse si tratta ancora di un problema di Pil pro capite; del resto a chi non piacerebbe andare alle terme tutti i giorni a pranzo come gli antichi Romani (ai tempi le terme erano gratuite per tutti i cittadini)?
Infine c’è il tema dell’alimentazione; non vogliamo aprire un dibattito su questo punto perché le scuole di pensiero sono molte, c’è però un alimento che ha richiamato la nostra attenzione, il Kimchi.
Questo perché ci era già capitato di imbatterci in un articolo che attribuiva proprietà benefiche al kimchi, in questo caso l’articolo analizzava l’alimentazione Coreana e non avevamo idea che questo alimento venisse consumato abbondantemente anche in Danimarca (l’articolo del Kimchi in Corea è disponibile al seguente link).
Se non hai avuto modo di provarlo il Kimchi è un cavolo fermentato appunto tipico della cucina Coreana e sembrerebbe avere proprietà molto benefiche per l’intestino e per i batteri che si trovano al suo interno (il probiota di cui avevamo abbondantemente parlato in un articolo precedente).
Per riassumere molto brevemente il concetto: un intestino sano può avere in influenza molto positiva sullo stato della pelle.
Questo punto di contatto ci ha colto di sorpresa; certo il Kimchi non è l’unico alimento interessante che viene consumato in Danimarca ma se questo cavolo fermentato viene consumato sia in Danimarca che in Corea ed in entrambi i paesi le persone sembrano di godere di un’ottima salute sia in generale, che a livello di pelle… come si dice, due indizi fanno una prova!
Inoltre il Kimchi è facilmente reperibile anche in Italia quindi aggiungerlo alla propria dieta oggi non è difficile (anche se difficilmente raggiungeremo i Coreani che ne consumano 36 kili all’anno per persona! ).
Insomma come al solito gli interrogativi sono molti ma le domande sono la via d’accesso alla strada che ci porterà a trovare risposte utili!